Dall’anfiteatro Flavio di Pozzuoli a Villa Avellino: alla scoperta della Puteoli Imperiale [FOTO]

Un viaggio nel tempo all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli

La visita guidata all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli é un intenso viaggio nel tempo nella Puteoli Imperiale.
Lo captiamo negli occhi emozionati dei partecipanti alle nostre visite guidate quando scendiamo giù, nei sotteranei, per illustrare il funzionamento di quel mondo nascosto, cupo, violento, dove la vita e la morte si confondevano e i destini degli uomini valevano meno di un movimento del pollice su/giù.

I sotteranei dell’anfiteatro Flavio di Pozzuoli, un luogo ben conservato, duemila anni fa affollato da schiavi e gladiatori, con bestie affamate chiuse in gabbie anguste, incattivite e pronte al combattimento.
E poi, i tanti macchinari utilizzati per trasportare uomini e animali su, nell’arena ellettica, gli spalti affollati da quarantamila spettatori urlanti (divisi nei diversi settori per ceti sociali) pronti ad inneggiare il gladiatore di turno, eroe o vittima sacrificale di un cruento spettacolo tanto amato dagli antichi romani.

In questa prima domenica di maggio accompagniamo i soci dell’associazione culturale BeTime, l’Università del tempo libero.
Tante domande, un’attiva partecipazione, scattiamo foto, ci fermiamo per una sosta al bar, passeggiamo fino a Villa Avellino nel bel parco pubblico che affaccia su Pozzuoli.

Una mattinata da ripetere, tra il fascino di uno dei tanti itinerari della zona flegrea, la voglia di conoscere, l’amore per la nostra terra.
Dunque, non ci resta che ringraziare tutti i partecipanti: la loro soddisfazione è la nostra miglior gratificazione!.

Dall'Anfiteatro Flavio e Villa Avellino: alla scoperta della Puteoli Imperiale

La galleria fotografica

Alcuni scatti per ricordare la doppia visita guidata all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli e villa Avellino.

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Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

Il Macellum di Pozzuoli o Tempio di Serapide

In tutte le visite guidate a Pozzuoli ci soffermiamo ad osservare il Macellum di Pozzuoli, noto anche come tempio di Serapide.
Infatti, oltre ad una notevole valenza storica, la struttura suscita interesse per il ruolo naturale di indicatore del sollevamento / abbassamento del suolo flegreo e le domande dei visitatori su tale fenomeno – anche in tempi di relativa tranquillità del bradisismo flegreo – sono numerose.

Dunque, ci sembra utile ripielogare e condividere una breve sintesi sulla storia di tale struttura e su come veniva utlizzata per misurare le oscillazioni del territorio.

Vi aspettiamo per una nuova visita guidata a Pozzuoli, con tempio di Serapide (ovviamente) compreso nel tour.

Struttura e funzione storica

Il tempio di Serapide a Pozzuoli è considerato un “termometro naturale” del bradisismo flegreo grazie alle sue caratteristiche strutturali e alla posizione geografica che ne fanno un testimone millenario delle oscillazioni del suolo.

Costruito nel II secolo d.C. come macellum (mercato pubblico romano), il sito deve il nome alla statua del dio egizio Serapide rinvenuta nel 1750.

Le sue tre colonne in marmo cipollino, alte 6,30 m, presentano fori prodotti dai litodomi (datteri di mare), molluschi che vivono nella zona di marea.
Questi segni indicano le variazioni del livello del mare nel corso dei secoli, legate al sollevamento o abbassamento del suolo.

Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

 

Ruolo nel monitoraggio del bradisismo

Registro storico

Nel Medioevo, il suolo si abbassò di oltre 6 metri, sommergendo parte delle colonne.
Le erosioni lasciate dai litodomi (o Lithophaga) documentano la massima sommersione, che è stata stimata fino a un’altezza di circa 6-7 metri (sebbene le misurazioni precise possano variare leggermente a seconda delle fonti).
Tra il 1970 e il 1984, il suolo si sollevò di 3,5 metri, portando il pavimento del tempio da sotto a sopra il livello marino.

Indicatore visivo

Negli anni ’60, il pavimento era sommerso, mentre oggi è asciutto, mostrando l’inversione di tendenza del bradisismo.
L’acqua attualmente presente deriva da una sorgente termale sotterranea, non più dal mare.

Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

 

Transizione agli strumenti moderni

Fino al 1983, le colonne furono il principale strumento di misurazione.
Oggi si utilizzano satelliti e GPS per rilevare movimenti con precisione millimetrica ma il tempio resta un simbolo scientifico e culturale del fenomeno.

Segue una tabella riassuntiva per periodo e altezza del suolo.

Periodo Altezza suolo Stato tempio
Epoca romana Livello originale Struttura intatta
Medioevo -6 m Colonne sommerse
1960 -2 m Pavimento sotto il mare
2025 +3.5 m Pavimento asciutto

Questo sito unisce archeologia e vulcanologia, offrendo una lettura diretta delle forze geologiche che modellano i Campi Flegrei da duemila anni.