Le avventure degli Dei dell’Olimpo: la magia del teatro alla villa del Torchio di Quarto [FOTO]

Le avventure degli Dei dell’Olimpo: opera de “Le Ninfe APS”

L’entusiasmo dei giovani attori dell’associazione Le Ninfe APS é coinvolgente e forse nemmeno loro sono consci della potenza evocativa trasmessa dall’interpretazione de “Le avventure degli Dei dell’Olimpo” nel suggestivo scenario della villa del torchio, la villa romana di Quarto.

La passione, la vivacità, la forza, la paura e l’incoscienza dei giovani interpreti trasforma la visita guidata in un’esperienza leggera, che regala sorrisi, strappa applausi spontanei ad un pubblico numeroso, coinvolto, riconoscente.

Così, quando la prof.ssa Raffaella Iovine – presidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS – varca il cancello del sito, inizia un viaggio temporale: lasciamo alle spalle i rumori della città e ritorniamo nella zona flegrea di duemila anni fa, nell’antica Roma.

Le parole della nostra guida si arricchiscono con le immagini evocate dai protagonisti, attori in erba ma già capaci di trasmettere l’amore per il teatro, la voglia di condividere un pomeriggio che ricorderemo con estremo piacere.

Le avventure degli Dei dell’Olimpo: la magia del teatro alla villa del Torchio di Quarto [FOTO]

 

La galleria fotografica

Ringraziamo di cuore i giovani, gioviali, divertenti, eccezionali attori dell’associazione Le Ninfe APS, che sono stati magistralmente seguiti dai maestri Daniela Punziano e Vincenzo Manco.

Si ringraziano il Sindaco del Comune di Quarto Antonio Sabino e l’Assessore alla Cultura Raffaella De Vivo per la presenza e i loro interventi.

Condividiamo le foto di questo pomeriggio di novembre con somma soddisfazione.
Grazie a tutti 🙂

L’intervista a Quarto Canale TV

Segnaliamo l’intervista della prof.ssa Raffaella Iovine rlasciata a Quarto Canale TV

 

Le avventure degli Dei dell’Olimpo: il video dell’evento

Condividiamo il video dell’evento, a cura di Vincenzo Manco

 

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Le avventure degli Dei dell’Olimpo nella villa romana di Quarto

Visita guidata (gratuita) e teatralizzata alla Villa del Torchio di Quarto

Domenica 2 novembre 2025 alle ore 16.00 in occasione dell’iniziativa ministeriale “Domenica al museo”, il Gruppo Archeologico dei Campi Flegrei e Le Ninfe Aps presenteranno “Le avventure degli Dei dell’Olimpo” con visita guidata.
Villa del torchio, la villa romana di Quarto sarà uno scenario teatrale unico!

Il rinvenimento in alcuni ambienti della villa di un torcularium e di una cella vinaria, consente di ipotizzare che l’edificio fosse un centro di produzione di vino.
Nella villa è stato ritrovato anche un forno che permetteva la produzione di pane e focacce.

La passeggiata archeologica, autorizzata dal Comune di Quarto e dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei, è gratuita per tutti i visitatori.

Le avventure degli Dei dell'Olimpo nella villa romana di Quarto [domenica 2 novembre ore 16,00]

 

Dettagli della visita

  • quando: domenica 2 novembre ore 16,00
  • appuntamento ore 16.00 al’ingresso della villa del Torchio in via Masullo nel pressi del Centro Commerciale Quarto Nuovo
  • la visita guidata teatralizzata é gratuita per tutti i partecipanti

La passeggiata archeologica, autorizzata dal Comune di Quarto e dal Parco Archeologico dei Campi Flegrei, è gratuita per tutti i visitatori.

 

Prenotazione obbligatoria

Per partecipare alla visita guidata alla Villa del Torchio, la villa romana di Quarto è necessaria la prenotazione.
Contattateci tramite i seguent canali:

 

“Le avventure degli Dei dell’Olimpo”: Le Ninfe Aps, gli attori e i personaggi

Seguono i nomi degli attori de Le Ninfe APS che si esibiranno e i personaggi i che interpreteranno:

  • Antonio Moio nei ruoli di Giove e Bacco
  • Simona Saggio nelle vesti di Giunone
  • Fiorella Nasti nei ruoli di Marte e Mezio Fufezio
  • Sarah Sorano nei ruoli di Venere e una delle Sabine
  • Mario Marra nei ruoli di Remo e uno degli operai
  • Simon Russo de Cerame nelle vesti di Romolo
  • Angela Aurora Acone, la lupa
  • Gabriele Fusco uno degli operai
  • Ciro Esposito nei ruoli di Mercurio e uno degli operai
  • Giulia Punziano una delle Sabine
  • Martin Codella nei ruoli di Nettuno e uno degli operai
  • Rosa Manco nel ruolo di Ade
  • Sofia Esposito nei ruoli di Minerva e una delle Sabine
  • Francesca Karola Grieco nei ruoli di Tito Tazio e Tullo Ostilio

 

Villa del Torchio, la villa romana di Quarto

 

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Le foto della visita al Rione Terra

Le foto del Rione Terra: per una visita da ricordare (e rivedere)

Le foto del Rione Terra restituiscono (in parte) le emozioni di una visita guidata intensa, nel borgo dove un passato glorioso, un presente in perenne oscillazione tra incertezza e voglia di rinascita, si intrecciano.

Ad ogni metro una scoperta per un mix di sensazioni tra lo stupore e la meraviglia, la Storia aleggia nell’aria, l’azzurro del mare che ci attende, il panorama mozzafiato con le isole all’orizzonte e il profilo della zona flegrea a disegnare un quadro unico.

Questa mattina di metà ottobre, in una giornata di sole quasi primaverile, trasportati dalle appassionanti parole della nostra guida Raffaella IovinePresidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS – , non ci sono dubbi: lasciamo da parte perplessità e paura, oggi vince la Bellezza.

 

Le foto del Rione Terra e del doumo di Pozzuoli: foto di gruppo

 

La galleria fotografica

Oltre ala visita guidata al Rione Terra, la mattinata é impreziosita dalla passeggiata nel borgo e ad una visita al duomo di Pozzuoli, un piccolo scrigno di arte, culti popolari e religiosi, un luogo del cuore da conoscere.

Buona visione 🙂

 

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Visite guidate al Rione Terra [domenica 16 novembre]

Visite guidate al Rione Terra di Pozzuoli: i dettagli

Il Rione Terra costituisce cuore primordiale della città di Puteoli, colonia romana fondata nel II secolo a.C. e porto commerciale lungo la rotta dall’Occidente verso l’Oriente.

All’inizio il nucleo abitativo si estendeva solo sul promontorio tufaceo, protetto su tre lati dal mare, poi la città crebbe, diventó fiorente, la pusilla Roma ed ebbe due anfiteatri, un teatro, uno stadio, un quartiete di profumieri e vetrai e due quartieri fuori città oggi sommersi dal mare.

Dopo l’eruzione del Monte Nuovo la città fu abbandonata, per essere ripopolata con l’arrivo degli spagnoli e l’uomo per eccellenza di fiducia del Viceré ovvero il Vescovo Agostinano Martin de Leon y Cardenas.

Il resto ve lo racconteremo di persona!! 😉

Visite guidate al Rione Terra: le prossime date

 

Info e dettagli

  • quando: domenica 16 novembre ore 10.00
  • dove: appuntamento nei pressi dell’ex cinema Sofia in via Carlo Rosini, Pozzuoli
  • costo: 7€

 

Visite guidate al Rione Terra: come prenotare

La prenotazione è obbligatoria (indicare nominativo e numero di persone).
Per qualsiasi info o prenotazione, contattaci ai seguenti canali:

 

 

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A Quarto emerge un mausoleo ipogeo di epoca romana

Il comunicato della Soprintendenza

A Quarto, la realizzazione di un immobile a carattere produttivo sta portando alla luce un sito ricco di fascino: un mausoleo ipogeo di epoca romana.
La lottizzazione dell’area avvenuta circa venti anni fa aveva reso già nota la presenza di tombe e recinti funerari nell’area.

Questi i dettagli del mausoleo emersi fino ad ora:

  • ha un dromos di accesso tramite una scala
  • ha una camera e una serie di ambienti disposti alla quota di calpestio, funzionali all’area funeraria
  • ha un rivestimento pavimentale in cocciopesto idraulico

Lo scavo è tuttora in corso: l’accesso alla camera funeraria rivelerà sicuramente presto nuovi ed interessanti dettagli.
Restate connessi per scoprirli!

A Quarto emerge un mausoleo ipogeo di epoca romana

 

Link utili

Per approfondire la notizia e ricevere aggiornamenti ufficiali, seguono link:

Il Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS seguirà con la dovuta attenzione l’evolversi degli scavi.

 

A Quarto emerge un mausoleo ipogeo di epoca romana

 

«Horrea», «granaria» e sistemi di stoccaggio nei porti commerciali di Roma antica: la pubblicazione

Convegno “Puteoli-Portus, porti di Roma”: la pubblicazione

Segnaliamo la pubblicazione del volume “«Horrea», «granaria» e sistemi di stoccaggio nei porti commerciali di Roma antica” a cura di Maria Luisa Tardugno, Michele Silani e Michele Stefanile, edito da Naus. realizzato dopo il convegno dello scorso 27 gennaio “Puteoli-Portus, porti di Roma”.

Questo lavoro rappresenta una raccolta completa di studi dedicati ai magazzini e ai sistemi di conservazione delle merci – come horrea e granaria – che erano fondamentali per l’organizzazione logistica dei porti di Puteoli, Ostia e Portus, principali snodi commerciali della Roma antica.

 

«Horrea», «granaria» e sistemi di stoccaggio nei porti commerciali di Roma antica: la pubblicazione

 

Con introduzione della prof.ssa Raffaella Iovine

Il volume “«Horrea», «granaria» e sistemi di stoccaggio nei porti commerciali di Roma antica. Immagini da Puteoli, Ostia e Portus” raccoglie studi approfonditi sulle strutture di stoccaggio delle merci nei principali porti di Roma antica: Puteoli, Ostia e Portus.

L’opera, di ottanta pagine, pone particolare attenzione ai magazzini – horrea e granaria – e ai sistemi logistici che ne garantivano l’efficienza.
Attraverso studi archeologici, analisi delle tecniche di costruzione, ventilazione e capacità di stoccaggio, il testo illustra il ruolo cruciale di questi magazzini per l’approvvigionamento e lo sviluppo commerciale di Roma.

Sono presentate ricerche basate sui siti di Puteoli, Ostia e Portus, con immagini (anche dal drone) e dati che illustrano le trasformazioni architettoniche e funzionali di questi spazi nel corso delle diverse epoche storiche, dall’età claudia all’epoca severiana.

Una pubblicazione fondamentale per studiosi, appassionati di archeologia e storia romana, ma anche per chiunque voglia approfondire il funzionamento dei porti e il sistema di stoccaggio che ha sostenuto una delle più grandi città dell’antichità.

L’introduzione è curata dalla prof.ssa archeologa Raffaella Iovine, presidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS.

Come acquistare il volume

E’ possibile acquistare “«Horrea», «granaria» e sistemi di stoccaggio nei porti commerciali di Roma antica. Immagini da Puteoli, Ostia e Portus” sul sito della Feltrinelli: clicca per aprire la scheda dell’opera.

 

Antichi Scenari alla Villa del Torchio: l’emozione del teatro, il fascino dell’archeologia [FOTO+VIDEO]

Alla Villa del Torchio, Antichi Scenari con lo spettacolo “Cagliuso”

Il connubio tra Teatro e Storia lascia sempre una forte emozione nell’animo di ogni spettatore.

La magia si ripete anche in questa serata di fine luglio, alla villa del Torchio di Quarto con la pièce teatrale di Antichi Scenari che, nel luogo dove duemila anni prima vivevano e lavoravano famiglie di antichi romani, interpreta lo spettacolo “Cagliuso”, tratto dalla fiaba di Giambattista Basile.

 

Antichi Scenari alla Villa del Torchio: l'emozione del teatro, il fascino dell'archeologia

 

Visita guidata e teatro, un connubio emozionante!

Così, dopo l’interessante visita guidata presso l’antica villa romanda di Quarto a cura della prof.ssa Raffaella Iovine – presidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS – Antichi Scenari interpreta “Cagliuso – La vera storia del Gatto con gli Stivali”, tratto dalla fiaba originale di Giambattista Basile, nel suo affascinante napoletano del ’600, con maschere della commedia dell’arte e musica dal vivo (tale opera rappresenterà poi il testo di riferimento per la favola “Il gatto con gli stivali”).

Da evidenziare: gli attori recitano il testo autentico di uno dei racconti più belli e antichi della nostra tradizione popolare, nessuna riscrittura viene proposta.

Agli attori Guido, Julia, Martina Primicile Carafa, Daria Tehrani e alla regista Renata Wrobel i nostri ringraziamenti per averci trasmesso la loro passione e delle vere, profonde emozioni per questo salto temporale, tra Arte e Cultura reso ancora più intenso dalla valenza storica del luogo dove viene interpretato.

L’evento fa parte della rassegna culturale di Antichi scenari con il patrocinio del Comune di Quarto e del Parco archeologico dei Campi flegrei.

 

La Villa del Torchio ripresa dal drone

Per ammirare la bellezza della Villa del Torchio di Quarto, segnaliamo le foto scattate dal drone con scatti successivi da cinquanta metri d’altezza a scendere fino a raggiungere il sito archeologico: guarda le foto dal drone.

 

Antichi Scenari: lo spettacolo “Cagliuso”, foto e video


L’Averno e il Fuoco Sacro degli Dei

Sabato 19 luglio ore 20,00: al lago d’Averno, lo spettacolo del fuoco di Carmela Ioime

Il Gruppo Archeologico Campi Flegrei, in collaborazione con Carmela Ioime, interprete e danzatrice di un suggestivo spettacolo dedicato al Fuoco Sacro degli Dei, vi invita sabato 19 luglio a partire dalle ore 20,00 presso il lago d’Averno per un evento unico che fonde mito, storia e magia nel cuore dei Campi Flegrei.

Una visita-spettacolo serale tra le sponde del leggendario Lago d’Averno, luogo sacro per gli antichi, teatro della discesa nell’ade inferi.

La serata prevede:

  • la visita guidata alla scoperta dei segreti storici e mitici di Averno con una guida abilitata Regione Campania
  • una performance con fuoco rituale: danze, incantamenti e figure sacre, tra cui l’archetipo di Iside, rivissuta da Carmela Ioime

Un evento unico in un luogo dove mito e leggenda si uniscono ai movimenti rituali e giochi di luce con il fuoco protagonista assoluto.

L'Averno e il Fuoco Sacro degli Dei

 

Fuoco Sacro degli Dei: come prenotare

La prenotazione è obbligatoria (indicare nominativo e numero di persone).
Per qualsiasi info o prenotazione, contattataci ai seguenti canali:

Ti aspettiamo 🙂

 

Il tempio di Apollo sul lago d’Averno visto dal drone [FOTO]

Il tempio di Apollo sul lago d’Averno non è un tempio

Durante la passeggiata alla scoperta della “Danza delle Lucciole sul lago d’Averno” prevediamo una tappa al tempio di Apollo.
In realtà, tale sito – nonostante il nome – non è un luogo dove si celebravano riti religiosi.

Il tempio di Apollo sul lago d’Averno risale al II sec. d.C. e ciò che si vede oggi sono i resti di un grande edificio termale (per i dettagli, si rimanda alla pagina dedicata sul sito del Parco Archeologico Campi Flegrei).

Ciò che colpisce i nostri visitatori, piuttosto, è la maestosità dell’opera costruita in un contesto naturalistico di rara bellezza, tra il verde lussureggiante della nostra magnifica zona flegrea.

Un luogo dove, durante le nostre visite guidate nelle tiepide serate di primavera, osserviamo svolazzare le tante libellule, qualche tartarughina nuota nel lago adiacente mentre uccelli e gabbiani spesso sostano dove un tempo sorgeva la cupola dell’edificio.
E, soprattutto, dove assistiamo al fenomenale spettacolo che la Natura ci regala tra maggio e giugno, la “Danza delle Lucciole” (segnaliamo la testimonianza di un partecipante con le foto della passeggiata di fine maggio).

Insomma, il tempio di Apollo sul lago d’Averno merita la nostra attenzione.
Perché oltre a fungere da importante testimonianza di un passato glorioso, è parte integrante di un mosaico composto da innumerevoli perle naturali, storie epiche, narrazioni di miti e leggende, amori e guerre che le nostre appassionate guide vi racconteranno col solito, coinvolgente entusiasmo!

Il tempio di Apollo sul lago d'Averno visto dal drone

 

La galleria fotografica

Le foto sono opera di Mario Monfrecola.
Dal drone, è ben visibile la struttura ottagonale del tempio di Apollo.
Da apprezzare – oltre al lago d’Averno – anche il castello di Baia (in lontananza).

Lucciole sul lago d’Averno: come in una fiaba [FOTO]

Sabato 31 maggio: la testimonianza di un partecipante

Al buio, avanziamo con cautela lungo il sentiero che ci porta dal lago d’Averno alla grotta della Sibilla Cumana.
Siamo un gruppo di persone che, in un tiepido sabato sera di maggio, partecipa alla passeggiata organizzata dal Gruppo Archeologico Campi Flegrei per scoprire la stupefacente “danza delle lucciole”.

A pochi chilometri, le luci e i rumori della città.
Noi, invece in silenzio, camminiamo tra alberi e rovi, immersi nella Natura lungo un viottolo presente da sempre, forse dalle origini di questo luogo mitoligico.
Camminiamo con prudenza, catturati dai profumi oramai cancellati dal cemento e dallo smog.
Sembra che questo angolo della zona flegrea sia distante anni luce dalla civiltà, un eccezionale viaggio nel tempo che ci catapulta a duemila anni fa, quando lungo le rive di questo lago vulcanico, vivevano miti e leggende.

Gli occhi pian piano si abituano alla notte.

Guidati solo dai raggi della Luna e da mille, piccole, torce volanti emerge sempre più chiaro la bellezza di uno spettacolo unico: le meravigliose lucciole che, come in un quadro perfetto, disegnano traiettorie impossibili, danzano, corteggiano, amano, illuminano.

E, situazione ancora più eccezionale, invitati dalla nostra brava ed esperta guida Raffaella Iovine, non utilizziamo gli smartphone.
Sarebbe inutile: impossibile per la fotocamera catturare tanto fascino
Le lucciole sono imprendibili, anche per lo strumento più avanzato.

Il cellulare resta in tasca, stavolta vincono le emozioni primordiali.
E, proprio come in una fiaba, la magia di questi istanti rimarrà scolpita nei nostri occhi e nelle nostre menti.

 

La magia di una serata tra le lucciole sul lago d'Averno

 

Un momento di inattesa felicità

Come associazione, riflettiamo su un punto: cosa spinge un gruppo di persone a partecipare ad un nostro evento?
Sicuramente la passione per la Storia, la voglia di esplorare il territorio, il desiderio di trascorrere una serata diversa, la sete di conoscenza, la bellezza di una passeggiata tra Cultura e Natura.

Ma, non va esclusa, anche la voglia di relazionarsi con il prossimo.

Chissà quante storie interessanti avreste potuto raccontare Voi, partecipanti a questa passeggiata lungo il lago d’Averno.
Durante la sosta, tra una bruschetta e un buon bicchiere di vino dei campi flegrei, abbiamo scambiato quattro chiacchiere informali.
Magari la magia di questo luogo invoglia a confidarsi, la presenza della Sibilla Cumana aiuta a guardarsi dentro, le tante incredibili trame e storie narrate dalla nostra guida stimolano a relazionarsi con uno sconosciuto, a volersi aprire al mondo!

Dopotutto, la condivisione della Bellzza unisce tutti noi.
E, dunque, quando riceviamo testimonianze, commenti, messaggi entusiasti … capiamo di aver raggiunto il nostro obiettivo.

Ammirare “la danza delle lucciole” ci regala un momento di felicità.
E, tornare a casa con un sorriso nel cuore, crediamo sia il più bel regalo che possiamo scambiarci.

Lucciole sul lago d’Averno: le foto della serata di sabato 31 maggio 2025