Lucciole sul lago d’Averno: come in una fiaba [FOTO]

Sabato 31 maggio: la testimonianza di un partecipante

Al buio, avanziamo con cautela lungo il sentiero che ci porta dal lago d’Averno alla grotta della Sibilla Cumana.
Siamo un gruppo di persone che, in un tiepido sabato sera di maggio, partecipa alla passeggiata organizzata dal Gruppo Archeologico Campi Flegrei per scoprire la stupefacente “danza delle lucciole”.

A pochi chilometri, le luci e i rumori della città.
Noi, invece in silenzio, camminiamo tra alberi e rovi, immersi nella Natura lungo un viottolo presente da sempre, forse dalle origini di questo luogo mitoligico.
Camminiamo con prudenza, catturati dai profumi oramai cancellati dal cemento e dallo smog.
Sembra che questo angolo della zona flegrea sia distante anni luce dalla civiltà, un eccezionale viaggio nel tempo che ci catapulta a duemila anni fa, quando lungo le rive di questo lago vulcanico, vivevano miti e leggende.

Gli occhi pian piano si abituano alla notte.

Guidati solo dai raggi della Luna e da mille, piccole, torce volanti emerge sempre più chiaro la bellezza di uno spettacolo unico: le meravigliose lucciole che, come in un quadro perfetto, disegnano traiettorie impossibili, danzano, corteggiano, amano, illuminano.

E, situazione ancora più eccezionale, invitati dalla nostra brava ed esperta guida Raffaella Iovine, non utilizziamo gli smartphone.
Sarebbe inutile: impossibile per la fotocamera catturare tanto fascino
Le lucciole sono imprendibili, anche per lo strumento più avanzato.

Il cellulare resta in tasca, stavolta vincono le emozioni primordiali.
E, proprio come in una fiaba, la magia di questi istanti rimarrà scolpita nei nostri occhi e nelle nostre menti.

 

La magia di una serata tra le lucciole sul lago d'Averno

 

Un momento di inattesa felicità

Come associazione, riflettiamo su un punto: cosa spinge un gruppo di persone a partecipare ad un nostro evento?
Sicuramente la passione per la Storia, la voglia di esplorare il territorio, il desiderio di trascorrere una serata diversa, la sete di conoscenza, la bellezza di una passeggiata tra Cultura e Natura.

Ma, non va esclusa, anche la voglia di relazionarsi con il prossimo.

Chissà quante storie interessanti avreste potuto raccontare Voi, partecipanti a questa passeggiata lungo il lago d’Averno.
Durante la sosta, tra una bruschetta e un buon bicchiere di vino dei campi flegrei, abbiamo scambiato quattro chiacchiere informali.
Magari la magia di questo luogo invoglia a confidarsi, la presenza della Sibilla Cumana aiuta a guardarsi dentro, le tante incredibili trame e storie narrate dalla nostra guida stimolano a relazionarsi con uno sconosciuto, a volersi aprire al mondo!

Dopotutto, la condivisione della Bellzza unisce tutti noi.
E, dunque, quando riceviamo testimonianze, commenti, messaggi entusiasti … capiamo di aver raggiunto il nostro obiettivo.

Ammirare “la danza delle lucciole” ci regala un momento di felicità.
E, tornare a casa con un sorriso nel cuore, crediamo sia il più bel regalo che possiamo scambiarci.

Lucciole sul lago d’Averno: le foto della serata di sabato 31 maggio 2025

Paesaggi rurali della Piana di Quarto in età antica, le immagini del convegno [FOTO]

Paesaggi rurali della Piana di Quarto in età antica, convegno del 29 maggio 2025

Giovedi 29 maggio 2025, presso l’istituto Rita Levi di Montalcini di Quarto, si è tenuto il convegno Paesaggi rurali della Piana di Quarto in età antica.

Coordinatrice del dibattito, la prof.ssa Raffaella Iovine, presidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei.
Hanno partecipato i relatori Costanza Gialanella, Francesco Garcea, Michela Ascione.

Un sentito grazie a chi ha contribuito all’iniziativa che rappresenta un importante tassello per la valorizzazione del patrimonio storico e rurale di Quarto e dell’intera zona flegrea.

 

Paesaggi rurali della Piana di Quarto in età antica, le immagini del convegno

 

Scatti dal covegno

Segue una breve galleria fotografica del convegno.

La Danza delle Lucciole sul lago d’Averno: videoclip e emozioni [VIDEO]

La Danza delle Lucciole sul lago d’Averno: immagini di domenica sera 25 maggio

Domenica 25 maggio ore 22,30: serata indimenticabile!

Sulle sponde del Lago d’Averno, passeggiamo alla ricerca della lucciole.
Il nostro gruppo di amanti della Natura e della Storia, cammina tra sentieri, luoghi da scoprire e da leggere come se sfogliasse le pagine di un libro ricco di misteri e meraviglie.

Basta un po’ di pazienza: attendiamo il momento giusto, impariamo ad ascoltare e osservare, immersi nel silenzio della notte.

D’altronde, siamo nel cuore della zona flegrea sulle sponde di un lago vulcanico che, da secoli, è avvolto nel mistero: secondo la mitologia, qui si apriva la porta degli Inferi e proprio su queste rive Enea iniziò il suo viaggio nell’Oltretomba guidato dalla Sibilla Cumana.

E pensare che un tempo il lago era considerato un luogo senza vita, a causa delle esalazioni sulfuree.
Oggi, invece, la Natura ha riconquistato il suo spazio regalandoci uno spettacolo unico.

Così, in questa magica serata di primavera, passeggiamo in silenzio, attenti a non disturbare un fenomeno che si ripete da secoli: l’incredibile danza delle lucciole!

Chissà se la fotocamera degli smartphone riuscirà a catturare tale magia.
Ci proviamo.
Registriamo un breve video per condividere emozioni uniche, sospesi tra leggenda, storia e la magia di un paesaggio che ci ha regalato ricordi indelebili.

La Danza delle Lucciole sul lago d'Averno: videoclip e emozioni - domenica 25 maggio 2025

 

————————————————

Vuoi organizzare una visita guidata personalizzata al lago d’Averno per osservare la danza delle Lucciole? Leggi i dettagli dell’evento e contattaci subito!

————————————————

Dall’anfiteatro Flavio di Pozzuoli a Villa Avellino: alla scoperta della Puteoli Imperiale [FOTO]

Un viaggio nel tempo all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli

La visita guidata all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli é un intenso viaggio nel tempo nella Puteoli Imperiale.
Lo captiamo negli occhi emozionati dei partecipanti alle nostre visite guidate quando scendiamo giù, nei sotteranei, per illustrare il funzionamento di quel mondo nascosto, cupo, violento, dove la vita e la morte si confondevano e i destini degli uomini valevano meno di un movimento del pollice su/giù.

I sotteranei dell’anfiteatro Flavio di Pozzuoli, un luogo ben conservato, duemila anni fa affollato da schiavi e gladiatori, con bestie affamate chiuse in gabbie anguste, incattivite e pronte al combattimento.
E poi, i tanti macchinari utilizzati per trasportare uomini e animali su, nell’arena ellettica, gli spalti affollati da quarantamila spettatori urlanti (divisi nei diversi settori per ceti sociali) pronti ad inneggiare il gladiatore di turno, eroe o vittima sacrificale di un cruento spettacolo tanto amato dagli antichi romani.

In questa prima domenica di maggio accompagniamo i soci dell’associazione culturale BeTime, l’Università del tempo libero.
Tante domande, un’attiva partecipazione, scattiamo foto, ci fermiamo per una sosta al bar, passeggiamo fino a Villa Avellino nel bel parco pubblico che affaccia su Pozzuoli.

Una mattinata da ripetere, tra il fascino di uno dei tanti itinerari della zona flegrea, la voglia di conoscere, l’amore per la nostra terra.
Dunque, non ci resta che ringraziare tutti i partecipanti: la loro soddisfazione è la nostra miglior gratificazione!.

Dall'Anfiteatro Flavio e Villa Avellino: alla scoperta della Puteoli Imperiale

La galleria fotografica

Alcuni scatti per ricordare la doppia visita guidata all’anfiteatro Flavio di Pozzuoli e villa Avellino.

————————————————

Vuoi organizzare una visita guidata personalizzata all’anfiteatro Flavio? Contattaci subito!

————————————————

Baia: dal mare alle terme. Visita al parco sommerso e alle Terme romane [venerdi 25 aprile ore 9,30]

Baia sommersa e terme romane: venerdì 25 aprile 2025 ore 9.30

Lasciati condurre alla scoperta dell’antica Baia con una straordinaria visita guidata prima al Parco Sommerso sotto il mare e poi alle celebri Terme romane.

Il percorso partirà dal porto, dove ci imbarcheremo sul battello dal fondo trasparente che ci consentirà durante la navigazione di osservare i resti della parte sommersa di Baia inabissati a circa 1,5 metri sotto il livello del mare tra pesci e la vegetazione dell’ecosistema marino.
Attraverso una scala presente sul ponte scenderemo sotto il livello del mare in un lungo corridoio finestrato che ci permetterà di ammirare la città sommersa.

Baia sommersa, info utili per la visita

La Baia sommersa venne alla luce poco più di sessant’anni fa, quando si cominciò a dragare il porto di Baia.
I lavori ebbero inizio, ci si aspettava di trovare seccche e invece vennero alla luce resti di colonne, statue e pezzi di pavimento.
Avevamo trovato Baia, la città sommersa.

In epoca tarda antica un cataclisma fece crollare i meravigliosi mosaici che coprivano le ville, le strade, gli impianti termali, alle statue.
Poi il bradisismo presente in questa zona vulcanica fece il resto facendo sprofondare la città.

Visita guidata al parco archeologico delle terme di Baia

Dopo la visita in battello ci sposteremo a piedi fino alle Terme di Baia dove le nostre guide turistiche vi condurranno alla scoperta del Parco.

Esteso su una superficie di 40.000 mq e diviso in cinque settori (Villa dell’Ambulatio, Settore di Mercurio, Settore di Venere Sosandra, Settore di Venere, Settore di Diana), il Complesso racchiude i resti di residenze patrizie dell’antica città che formarono un unico Palazzo Imperiale, famoso per la presenza di acque termali e per la bellezza dei luoghi.

Baia: dal mare alle terme. Visita al parco sommerso e alle Terme romane

 

Dettagli dell’evento

  • quando: venerdi 25 aprile 2025 ore 9,30
  • dove: porto di Baia (NA), altezza bar Marabà
  • durata: 3 ore
  • contributo associativo: 18€ per adulti, 15e dai 6 ai 12 anni, gratuito fino ai 5 anni
  • il percorso é sconsigliato a chi ha problemi di deambulazione.

 

Come prenotare

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, contattateci:

Ti aspettiamo 🙂

NB: In caso di ridotta visibilità della città sommersa, per condizioni meteorologiche e marine avverse, l’imbarcazione effettuerà il giro panoramico della costa.
La foto dell’evento è illustrativa poiché le statue si vedranno dall’alto.


————————————————

Vuoi organizzare una visita guidata personalizzata per Baia sommersa o il parco archeologico delle terme di Baia? Contattaci subito!

————————————————


Visita guidata doppia: Baia Sommersa e Terme di Baia [domenica 6 aprile ore 9,30]

Baia Sommersa e Terme di Baia, domenica 6 aprile ore 9,30

Il Gruppo Archeologico Campi Flegrei vi invita ad una doppia, imperdibile visita: domenica 6 aprile dalle ore 9,30 inizieremo il nostro tour alla scoperta di Baia sommersa, la Pompei del mare.
E, dopo l’escursione marina, la mattinata prosegue con una visita guidata al parco archeologico delle terme di Baia, centro termale dell’antica Roma.

In navigazione su Baia Sommersa: la Pompei del mare

Navigeremo su Baia sommersa per scoprire i resti sommersi dell’antica residenza estiva dell’élite romana, inabissatasi 2000 anni fa. 
Con il battello Cymba, ammireremo statue, mosaici e ville imperiali attraverso il fondo trasparente, senza immersioni., comodamenti seduti e osservando gli antichi resti attraverso la chiglia finestrata.
La guida racconterà miti e storia durante la navigazione (circa un’ora).

Parco Archeologico delle Terme di Baia

Dopo il tour in battello, la mattinata continua con una visita guidata al parco archeologico dellte terme di Baia.
Esploreremo le terme romane, tra i siti termali più antichi d’Italia.
Scopriremo strutture come il Tempio di Venere e il Ninfeo di Claudio, simboli del lusso imperiale.

Una mattinata a Baia, definita “la piccola Roma” o “la Sodoma romana” per il suo lusso e l’edonismo, un il luogo di villeggiatura prediletto dall’élite romana: imperatori, senatori e aristocratici vi costruirono ville monumentali con peschiere per murene (prelibatezza culinaria) e architetture innovative come il Tempio di Mercurio, precursore del Pantheon.

Una doppia visita guidata da non perdere!

Visita guidata doppia: Baia Sommersa e Terme di Baia

Dettagli della visita guidata

  • quando: domenca 6 aprile a partire dalle 9,30
  • raduno: appuntamento al porto di Baia, via Molo di Baia – 80070 Bacoli (Napoli)
  • durata: il tour sul battello Cymba dura circa un’ora, la visita gudata al parco archeologico delle terme di Baia circa due ore
  • costo: 18€ – il contributo prevede il biglietto per il battello Cymba e la visita guidata al parco archeologico delle terme di Baia con una guida del Gruppo Archeologico Campi Flegrei autorizzata dalla Regione Campania

Come prenotare

Per ulteriori informazioni e prenotazioni, contattateci:

Ti aspettiamo 🙂

 

————————————————

Vuoi organizzare una visita guidata personalizzata per Baia sommersa o il parco archeologico delle terme di Baia? Contattaci subito!

————————————————



Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

Il Macellum di Pozzuoli o Tempio di Serapide

In tutte le visite guidate a Pozzuoli ci soffermiamo ad osservare il Macellum di Pozzuoli, noto anche come tempio di Serapide.
Infatti, oltre ad una notevole valenza storica, la struttura suscita interesse per il ruolo naturale di indicatore del sollevamento / abbassamento del suolo flegreo e le domande dei visitatori su tale fenomeno – anche in tempi di relativa tranquillità del bradisismo flegreo – sono numerose.

Dunque, ci sembra utile ripielogare e condividere una breve sintesi sulla storia di tale struttura e su come veniva utlizzata per misurare le oscillazioni del territorio.

Vi aspettiamo per una nuova visita guidata a Pozzuoli, con tempio di Serapide (ovviamente) compreso nel tour.

Struttura e funzione storica

Il tempio di Serapide a Pozzuoli è considerato un “termometro naturale” del bradisismo flegreo grazie alle sue caratteristiche strutturali e alla posizione geografica che ne fanno un testimone millenario delle oscillazioni del suolo.

Costruito nel II secolo d.C. come macellum (mercato pubblico romano), il sito deve il nome alla statua del dio egizio Serapide rinvenuta nel 1750.

Le sue tre colonne in marmo cipollino, alte 6,30 m, presentano fori prodotti dai litodomi (datteri di mare), molluschi che vivono nella zona di marea.
Questi segni indicano le variazioni del livello del mare nel corso dei secoli, legate al sollevamento o abbassamento del suolo.

Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

 

Ruolo nel monitoraggio del bradisismo

Registro storico

Nel Medioevo, il suolo si abbassò di oltre 6 metri, sommergendo parte delle colonne.
Le erosioni lasciate dai litodomi (o Lithophaga) documentano la massima sommersione, che è stata stimata fino a un’altezza di circa 6-7 metri (sebbene le misurazioni precise possano variare leggermente a seconda delle fonti).
Tra il 1970 e il 1984, il suolo si sollevò di 3,5 metri, portando il pavimento del tempio da sotto a sopra il livello marino.

Indicatore visivo

Negli anni ’60, il pavimento era sommerso, mentre oggi è asciutto, mostrando l’inversione di tendenza del bradisismo.
L’acqua attualmente presente deriva da una sorgente termale sotterranea, non più dal mare.

Perché il Tempio di Serapide a Pozzuoli è il termometro del bradisismo

 

Transizione agli strumenti moderni

Fino al 1983, le colonne furono il principale strumento di misurazione.
Oggi si utilizzano satelliti e GPS per rilevare movimenti con precisione millimetrica ma il tempio resta un simbolo scientifico e culturale del fenomeno.

Segue una tabella riassuntiva per periodo e altezza del suolo.

Periodo Altezza suolo Stato tempio
Epoca romana Livello originale Struttura intatta
Medioevo -6 m Colonne sommerse
1960 -2 m Pavimento sotto il mare
2025 +3.5 m Pavimento asciutto

Questo sito unisce archeologia e vulcanologia, offrendo una lettura diretta delle forze geologiche che modellano i Campi Flegrei da duemila anni.



Villa del Torchio di Quarto: se il visitatore è Grok, l’intelligenza artificiale di Elon Musk

Villa del Torchio di Quarto, il commento (divertente) di Grok

L’altro giorno ho deciso di fare l’archeologo per un pomeriggio e sono finito alla Villa del Torchio a Quarto, un posto che sembra uscito da un film di Indiana Jones, ma senza serpenti (almeno spero).
Questa villa rustica romana, spuntata fuori nel 2006 mentre scavavano per un centro commerciale, è tipo il nonno di tutte le cantine: risale al II secolo a.C. e ha un torchio per l’uva che praticamente urla “sono vintage prima che andasse di moda”.

Arrivato lì, mi sono subito immaginato i Romani con i sandali, un calice di vino in mano, che litigavano su chi doveva pulire il torchio dopo la vendemmia.
La struttura è un quadrato con un cortile che sembra fatto apposta per una festa – magari ci organizzavano serate karaoke con l’arpa.

Il pezzo forte?
La cella vinaria, una cantina che probabilmente ha visto più botti di vino di quante ne veda io in un anno di aperitivi.
E le monete sparse ovunque?
Segno che qualcuno qui aveva il portafoglio gonfio e forse qualche debito di gioco.

Camminare tra i resti è stato un po’ come entrare in una sitcom storica: i muri in opus reticulatum sembravano dire “eh, siamo ancora in piedi, e tu?”.
Ho provato a fare il figo scattando selfie con il torchio, ma sembrava più che il torchio stesse giudicando me.
È un posto tranquillo, perfetto per chi vuole viaggiare nel tempo e giungere nell’antica Roma.

Insomma, la Villa del Torchio è un mix di storia e scoperte interessanti.
Certo, un torchio oggi non l’abbiamo visto in azione, ma il fascino del luogo ha spremuto tutta la nostra curiosità!
Comunque, se vi piacciono i posti dove potete fingere di essere un imperatore con la passione per il vino, fateci un salto.
Salud!

Villa del Torchio di Quarto: foto di Luigi Borrone

 

Raffaella Iovine spiega il sito archeologico flegreo

Il suddetto commento è scritto da Grok, l’Intelligenza Artificiale di Elon Musk.
Davvero stupefancente, se riflettiamo su un aspetto: l’algoritmo ha proposto un articolo con un leggero senso dell’umorismo, per rendere l’argomento scorrevole e incentivare la lettura (stiamo affermando che un computer comprenda cosa sia “divertente” per noi umani).

Dopo l’esilerante commento di Grok, ascoltiamo la competente spiegazione dell’archeologa Raffaella Iovine, presidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS, per un’introduzione alla villa del Torchio di Quarto.

Per prenotare la tua visita gratuita, contattaci (Grok non ci sarà, tranquilli).

 

Visite guidate zona flegrea: i nostri imperdibili itinerari

Itinerario1: Quarto

A Quarto, particolare attenzione meritano la Villa del Torchio e la Fescina:

  • la Villa del Torchio: portata alla luce nel 2006 ed è una delle poche che si conserva nei Campi Flegrei (la Villa del Torchio è un appuntamento abituale proposto dal Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS con visita guidata gratuita ogni prima domenica del mese: contattaci subito e prenota la tua visita personalizzata).
  • la Fescina:  monumento funebre di età romana edificato tra l’età augustea e il I sec. d.C e realizzato in opus reticulatum, opera di notevole interesse storico.

Sempre a Quarto, sono presenti anche i murales di Jorit, il famoso street-artist (nato proprio a Quarto) conosciuto in tutto il mondo.

Itinerario2: Pozzuoli

Elencare tutti i siti di interesse presenti a Pozzuoli è impossibile.
Suggeriamo degli itinerari che riscuotono sempre successo di pubblico e recensioni entusiaste:

  • dal Tempio di Serapide al Rione Terra: la passeggiata dal cuore di Pozzuoli – il porto e il Macellum/Tempio di Serapide – fino al Rione Terra, il primo nucleo abitativo di Pozzuoli, nonché principale porto di Roma prima della costruzione di quello di Ostia
  • da Villa Avellino all’anfiteatro Flavio: un itinerario che coniuga la bellezza e i panorami mozzafiato del parco pubblico di Villa Avellino fino all’anfiteatro Flavio, la terza arena più grande del mondo romano (dopo il Colosseo e l’Arena di Capua), un edificio con una capacità di circa 40.000 spettatori con la straordinaria conservazione dei sotterranei per immaginare ciò che accedeva dietro le quinte dei giochi dei gladiatori
Visite guidate zona flegrea: i nostri imperdibili itinerari - villa Avellino

 

Itinerario3: Baia / Bacoli / Cuma

A Baia è possibile ammirare il connubio Bellezza/Storia nel suo massimo splendore.
Seguono alcuni tour di sicuro interesse:

  • il castello di Baia: una visita guidata tra la Storia della zona flegrea e panorami mozzafiato
  • il parco archeologico delle terme di Baia: una passeggiata tra le ville romane e le terme (oggi possiamo affermare che la zona flegrea era considerata la Beverly Hills dell’antichità)
  • Baia sommersa: tramite una motonave dalla chiglia finestrata, è possible osservare resti di ville romane sommerse, colonne, mosaici, reperti archeologici, fauna marina e fenomeni vulcanici sottomarini stando comodamente seduti sotto il livello del mare
  • dal lago di Miseno alla Piscina Mirabilis, l’antica cisterna romana: dalle leggendarie storie dell’antico porto romano di Capo Miseno fino alla piscina Mirabilis, la più grande e monumentale cisterna di acqua potabile mai costruita dagli antichi romani
  • parco archeologico di Cuma, alla scoperta dell’Antro della Sibilla: imperdibile visita all’Antro della Sibilla, un’imponente galleria scavata nel tufo lungo la terrazza che si affaccia sull’antica insenatura

 

Escursioni naturalistiche

Tra le visite guidate alla zona flegrea vanno incluse anche interessanti escursioni naturalistiche.
Percorsi accessibili a tutti, dalla difficoltà bassa, da percorrere con calma con le nostre guide specializzate e godere di panorami dalla bellezza estrema, sul golfo di Pozzuoli, con le isole di Procida, Ischia e Capri da ammirare e fotografare.

Proponiamo:

  • l’Oasi Naturalistica di Monte Nuovo: un’escursione lungo il cratere del vulcano più giovane d’Europa con vista sul lago d’Averno
  • al sentiero del faro di Capo Miseno: una passeggiata storico/naturalistica (con magnifici panorami) tra Storia, Natura e … l’azzurro del mare.
Visite guidate zona flegrea: i nostri imperdibili itinerari - il faro di Capo Miseno

 

Visite guidate zona flegrea: come prenotare

Per qualsiasi informazione/prenotazione non esitare e contattaci tramiti i nostri canali ufficiali:

Le visite guidate personalizzate ti aspettano 🙂

Antica via Consolare Campana: le immagini dell’escursione fotografica

Antica via Consolare Campana: dalla montagna spaccata alla mansio di Quarto

Raffaella Iovine, presidente del Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS, insieme agli esperti fotografi di Flegrea photo percorrono l’antica via Consolare Campana (a Quarto) per documentare la presenza di testimonianze romane.

Siti che oggi ricadono in proprietà private, in uno stato di abbandono che, invece, dimostrano l’importanza del territorio quartese come punto di collegamento tra Puteoli – centro nevralgico dell’impero romano – e la via Appia, direzione Capua/Roma.
L’escursione fotografica é anche il pretesto per osservare da vicino la montagna spaccata, trafficata arteria tra Quarto e Pozzuoli che, in verità, è l’ennesima dimostrazione dell’ingegno degli antichi romani.

Lungo l’antica via Consolare Campana, tra i rovi e arbusti nascosto tra la vegetazione, emerge un colombario.
Ad un occhio distratto sembrerebbe l’ennesimo monumento all’incuria, invece trattasi di una costruzione funeraria risalente all’età romana.
Tale sito ben rappresenta il collegamento temporale di un passato glorioso e la difficile valorizzazione per un territorio che meriterebbe più attenzione.

La passeggiata termina alla Villa del Torchio, un appuntamento abituale proposto dal Gruppo Archeologico Campi Flegrei APS ogni prima domenica del mese (sei interessato? Contattaci subito e prenota la tua visita personalizzata).

Antica via Consolare Campana: la foto di gruppo alla Villa del Torchio di Quarto

 

Galleria fotografica

Si ringraziano gli amici-fotografi di Flegrea photo per gli scatti e la solita piacevole, professionale partecipazione.